» DESCRIZIONE
Famiglia e origine: Hamamelidaceae. I Liquidambar sono alberi estremamente interessanti appartenenti alla famiglia delle Altingiaceae o Amamelidaceae a seconda della classificazione adottata, il cui nome significa “ambra liquida” dato che incidendone la corteccia lasciano fuoriuscire una resina detta storace che bruciata produce un profumo molto persistente. Il Liquidambar styraciflua è la più conosciuta e ibridata della quattro specie esistenti. Originario di Florida e Messico da cui prende il nome volgare di Storace Americano.
Portamento e fogliame: raggiunge i 20 m con diametri di 4-8 m. Le foglie semplici e acuminate sono lunghe circa 15 cm, divise in 5-7 lobi, con il margine seghettato, di color verde in estate poi intensamente pigmentate in autunno (gialle, porpora, viola, arancio). La chioma è piramidale a maturità. La corteccia dapprima è grigia e liscia, poi col tempo diventa rugosa e brunastra. Il fusto è dritto e slanciato.
Fioritura: la fioritura avviene da marzo a aprile con infiorescenze poco appariscenti e a sessi separati, contemporaneamente presenti sulla stessa pianta. Il frutto è una capsula contenente 1-2 semi, riunita a formate un’infruttescenza che diventa legnosa e spinosa a causa della persistenza dello stilo fiorale.
Clima e terreno: il Liquidambar richiede o pieno sole o al limite mezzombra (anche se la colorazione autunnale della chioma sarà meno appariscente), su un terreno fresco e neutro o lievemente acido ma in ogni caso privo di calcare tranne che per L. orientalis. Più o meno rustico a seconda delle specie, ha buona tolleranza del caldo intenso. Non è in grado di resistere ai venti salmastri.
Impianto e coltivazione: il Liquidambar di solito si propaga per seme, il che rende un’incognita le caratteristiche finali della pianta per quel che concerne la colorazione autunnale delle foglie, che in ogni caso dipende anche dai fattori climatici, edafici e colturali. Le capsule tondeggianti contenenti i piccoli semi alati vengono raccolte subito dopo la caduta delle foglie, in autunno, quando sono ancora verdi e senza i fori da cui potrebbero essere usciti i semi. Le capsule vengono fatte seccare per circa una settimana nel giro della quale compaiono i fori. A questo punto è sufficiente mettere le capsule in un barattolo chiuso e scuoterlo, per far fuoriuscire i semi dalla capsula. I semi vanno immersi in acqua tiepida per 5-6 giorni, poi devono essere asciugati e sparsi a spaglio su una cassetta con torba e sabbia al 50%, arricchite da cornunghia. Il substrato deve essere mantenuto sempre umido e la cassetta può soggiornare all’aperto in luogo riparato. La primavera successiva avverrà la germinazione, poi trascorso circa un anno (cioè alla fine dell’inverno successivo), i semenzali alti 7-8 cm andranno ripicchettati in vasetti singoli e dopo un altro anno (quando le piante avranno raggiunto i 70 cm di altezza) potranno essere messi a dimora facendo attenzione a rispettare completamente il pane radicale (è preferibile non toccarlo proprio).
Malattie: può essere attaccato dall’Armillaria mellea a livello radicale, oppure dal rodilegno rosso Cossus cossus, e da Verticilluim, Hyphantria e Ragnetto rosso. In generale la Liquidambar è una pianta che resiste abbastanza bene, dotata di buona rusticità.
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