» DESCRIZIONE
Caratteristiche: in Italia è molto frequente al nord ed è un tipico abitatore delle zone di media montagna: cresce rigoglioso a un’altitudine corrispondente a quella dei boschi di castagno e di faggio, ma può insediarsi nelle zone collinari o addirittura in quelle pianeggianti. Difficilmente forma boschi puri e spesso si associa al nocciolo, al frassino, al cerro e al faggio. Dotato di ampia adattabilità, vegeta bene sia in climi freddi, sia in climi temperato-caldi e viene classificato quale tipico abitatore dei climi mesofili e freschi. Specie sciafila, essendo pianta dominata e non dominante, si adatta in posizioni di mezza ombra ma anche al sole. Resiste ai freddi intensi, ma teme la siccità prolungata. Predilige terreni sciolti, freschi e profondi a pH da neutro a mediamente acido, pur adattandosi abbastanza bene anche ai terreni di natura calcarea. Ha capacità migliorative del terreno.
Foglie: oblungo-ovale, lunghe fino a 10 cm e larghe 6, appuntite con doppia dentellatura, nervature pronunciate, verde scuro e lisce nella pagina superiore, pelose sulle nervature nella pagina inferiore, ingialliscono in autunno. Corteccia grigio pallida, scanalata, fessurata con l’età.
Fiori: in amenti, maschili lunghi fino a 5 cm, gialli, penduli, femminili piccoli, verdi, all’apice dei rami, portati separatamente sulla stessa pianta in primavera.
Frutti: a noce, con brattee trilobate che passano da verdi a giallo-marrone, lunghi fino a 7,5 cm.
Zona d’origine: Asia sud-occidentale, Europa.
Habitat: in siepi e foreste di latifoglie.
Caratteristiche: è una pianta molto usata per le siepi.
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