» DESCRIZIONE
Origini: il Quercus robur è la Quercia più diffusa in Europa, con areale alquanto vasto. La sua zona d’origine è collocata tra l’Europa ed il Caucaso. In Italia nei tempi antichi era diffusa nella Pianura Padana dove formava vaste foreste in consociazione al Cerro (Quercus cerris) ed al Carpino Bianco (Carpinus betulus).
Portamento: albero a foglia caduca di prima grandezza, ha portamento eretto, imponente e maestoso raggiungendo un’altezza media di 30-35 mt che diventano anche 45-50 mt. Classificato tra le specie secolari e’ molto longevo, vive anche fino a 1000 anni, ma a crescita lenta. Il tronco e’ robusto e puo’ arrivare ad un diametro di oltre due metri, con corteccia grigio-argentea e liscia nei primi 20-30 anni e poi brunastra e fessurata. La chioma e’ tondeggiante, ma spesso poco densa e disomogenea. L’apparato radicale e’ inizialmente un grande fittone che penetra profondamente nel terreno, ma in pochi anni si formano robuste radice laterali che ancorano saldamente la pianta. A foglia caduca, ha la fama d’essere un albero tra i più longevi, potendo vivere circa 400 anni. L’aspetto e il portamento della pianta hanno una notevole resa ornamentale per cui la rendono adatta a decorare parchi e giardini pubblici o privati di grandi dimensioni dove la sua maestosa chioma crea ampie superfici d’ombra.
Fogliame: foglie lobate su peduncoli cortissimi, ghiande a gruppi di 3.
Fioritura: la fioritura avviene a fine aprile, maggio. La pianta e’ monoica, si riconoscono quindi le infiorescenze maschili raccolte in amenti cilindrici, penduli, giallastri e quelle femminili solitarie o in gruppo di 2-5 tondeggianti con stimmi rossi. La fruttificazione avviene dopo i primi 30 anni. Le infruttescenze sono ghiande lunghe 2,5 cm, ovali, coperte per meta’ da una cupola.
Coltivazione: tipica pianta di pianura, cresce bene in zone soleggiate su terreno profondo, ben drenato, morbido e argilloso. Non necessita di potature se non l’eliminazione di rami secchi o danneggiati.
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