» DESCRIZIONE
Melo Carla (Malus domestica)
Origini, portamento, dimensioni, terreno
Melo Carla (Malus domestica) origina da una pianta madre reperita nel comune di Barge. Storicamente, la mela Carla era talmente diffusa in Val Borbera che, ancora alla fine degli anni ’60, quelle in più venivano raccolte e inviate nell’Astigiano con grandi camion. Queste si impiegavano poi per la “spumantizzazione”. E’ una varietà caratterizzata da un’elevata fertilità e da buona produttività; necessita però di un accurato diradamento. Particolarmente adatta al consumo fresco, purché entro il mese successivo a quello della raccolta in quanto poco conservabile.
Il frutto è di forma tronco conica, asimmetrica con profilo trasversale irregolare. Il peduncolo è medio-lungo e di dimensioni medio-grosse. La buccia è liscia, non rugginosa, presenta delle lenticelle piccole e areolate. Il colore di fondo è giallo – verde con sfaccettatura rosso-aranciata. La polpa è di color bianco crema, di tessitura fine, tipo fondente e di sapore dolce e la pezzatura è medio-piccola.
Le tecniche di coltivazione sono riconducibili alla pratica dell’agricoltura biologica. La Mela Carla è coltivata principalmente per il consumo familiare e le eccedenze destinate alla vendita diretta.
Curiosità
La coltivazione di questa mela è prettamente biologica. Solitamente la raccolta della Mela Carla avviene le ultime due settimane di Settembre. All’interno dei magazzini le mele maturano fino a fine autunno. Dopo questo periodo è possibile consumarle.
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