» DESCRIZIONE
Cotogno (Cydonia)
Origine: il cotogno (Cydonia oblonga è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee e al genere Cydonia. È uno dei più antichi alberi da frutto conosciuti: era coltivato già nel 2000 a.C. dai Babillonesi, tra i Greci era considerato frutto sacro ad Afrodite e in epoca romana era ben noto, venendo citato da Catone, Plinio e Virgilio.I frutti in generale si chiamano cotogne; in particolare, le varietà a forma di mela sono dette mele cotogne, mentre quelle più allungate sono dette pere cotogne.
Il cotogno si presenta come un piccolo albero, caducifoglie, che può raggiungere i 5–8 m di altezza. La pianta si adatta anche a suoli relativamente poveri purché ben drenati, soffre per eccesso di calcare. Le foglie alternate, semplici, sono lunghe 6–11 cm, con margine intero, pubescenti (finemente pelose).
I fiori sono bianchi o rosa, con cinque petali, con corolle di 5–7 cm di diametro; la fioritura avviene tardivamente (fine aprile, inizio di maggio), e si ha dopo la emissione delle foglie.
I frutti, le cotogne, sono di colore giallo oro intenso, sono pomi di dimensioni variabili, (a volte molto grandi in alcune varietà) asimmetrici, maliformi o piriformi.
La buccia del frutto è fittamente ricoperta di peluria che scompare a maturazione ed è comunque facilmente rimovibile.
La polpa è facilmente ossidabile (scurisce all’aria), poco dolce ed astringente con una certa quantità di tannino.
I frutti maturano fra settembre ed ottobre. I semi sono poligonali, numerosi, spesso agglutinati tra loro da uno strato di mucillagine.
Ambiente, clima, accorgimenti
Frutto più diffuso nelle zone a clima temperato, resistente ai freddi e alle gelate primaverili, fiorisce a metà di aprile.
Per una buona fioritura ha bisogno di un buon numero di ore di freddo invernale. la cydonia ama terreni freschi e non eccessivamente sabbiosi, ma abbastanza ben drenati, senza eccessive quantità di materiale organico. Non ama particolarmente i terreni calcarei, soprattutto se molto compatti.
Predilige posizioni soleggiate, ed è consigliabile evitare di posizionare i piccoli alberi a mezz’ombra o all’ombra, per evitare di perdere completamente la fioritura, che necessita di luce solare diretta per presentarsi.
In genere si tratta di alberelli robusti, che sopravvivono anche in condizioni estreme, come il gelo intenso o la siccità estiva; chiaro che le gelate tardive possono rovinare la fioritura, e lunghi periodi di siccità estiva possono causare la cascola dei frutti. Quindi, se viviamo in una zona caratterizzata da inverni decisamente molto rigidi.
E’ opportuno trovare per il nostro cotogno una posizione riparata dal veno, come potrebbe essere una aiuola posizionata a sud della casa, ma vicino ai muri perimetrali.
Approfondimenti
Coltivazione
Quasi tutte le varietà sono autosterili, quindi per avere la fruttificazione occorre impiantare o avere presenti, almeno due varietà diverse per impollinarsi a vicenda.
Per chiarimento: le piante originate da due semi diversi sono varietà diverse, due piante innestate con la stessa varietà sono lo stesso clone e quindi non sono varietà diverse.
Alcune varietà sono parzialmente autofertili e con una sola varietà la produzione sarebbe limitata, perciò si avvantaggiano comunque dell’impollinazione incrociata (entro qualche decina di metri, con altre varietà).
Data la limitata dimensione propria delle piante di cotogno, governata anche da opportune potature, i cotogni trovano spazio e sono ancora coltivati in orti e frutteti domestici. Il frutto era molto consumato fino a un secolo fa, ma ad oggi è diventato una rarità ed è considerato nei frutti dimenticati o minori.
Date le limitate dimensioni della pianta e la buona affinità di innesto, il cotogno è usato come portainnesto nanizzante per il pero nelle coltivazioni industriali.
Usi
Il frutto è commestibile sia cotto sia crudo.
Crudo è aspro e duro, mentre cotto è molto gradevole e dolce.
E’ anche usato per la preparazione di confetture, gelatine, mostarde, distillati e liquori
. Ottima è anche sciroppata. In molte regioni italiane esistono ricette tradizionali a base di mele cotogne; nell’Italia del nord si produce ancora oggi la cotognata, che resta comunque un prodotto di nicchia: si tratta di una confettura prodotta con l’intero frutto della mela, comprensivo di buccia e semi; il risultato è un composto granuloso, di colore arancione scuro, tanto denso da poter suddividere la confettura in panetti piuttosto che porla nei vasi di vetro.
Le mele cotogne vengono utilizzate anche al momento, semplicemente arrostite o scottate in padella, con poco zucchero o anche con una spruzzata di brandy, per un semplice dessert da gustare con una pallina di gelato alla vaniglia.
Queste mele entrano anche in ricette salate, nella preparazione di chutney o gnocchetti, ed anche per accompagnare piatti a base di maiale.
Anticamente la cotognata veniva preparata anche con l’aggiunta di grani di senape, per ottenere un composto speziato, da accompagnare alle carni bollite durante l’inverno.
Scopri altre varietà di alberi da frutto in vendita online nel nostro vivaio: troverai tante piante da frutto da acquistare per progettare il tuo nuovo frutteto. Per altre idee e consigli invece consulta gli approfondimenti sugli alberi da frutto presenti nel nostro blog.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.