» DESCRIZIONE
Origine, portamento: albero deciduo a portamento eretto, vagamente somigliante alla Robinia, originario di Cina e Giappone, introdotto in Europa già nel XVIII secolo. La pianta raggiunge un’altezza che va dai 6 ai 7 m., mentre il diametro va dai 3 ai 4 m. Sopporta bene la potatura, crea un bell’effetto isolato ed è ideale per grandi e medi giardini.
Fogliame: La sua peculiarità è la corteccia che nelle piante giovani è verde scuro con lenticelle bianche sul fusto e sui rami per poi diventare grigio scuro quando la pianta è adulta. La Sophora japonica ha un’ampia chioma tondeggiante, di foglie imparipennate, lunghe fino a 25 cm che in autunno si colorano di giallo.
Fioritura: abbondante e molto vistosa, tanti piccoli fiori bianco-crema intensamente profumati, raccolti in grappoli lunghi fino a 30 centimetri.
Frutti: nei mesi invernali si può riconoscere dai frutti che restano appesi ai rami che cadono ai piedi della pianta. I frutti sono legumi che contengono semi globosi intervallati da strozzature. In estate sono verdi e molto acquosi mentre in inverno diventano bruni e secchi.
Coltivazione: le radici di questo albero deciduo arrivano ad una profondità media, sono ramificate e ampie. Hanno la capacità di assorbire sia l’acqua sia diversi elementi nutritivi grazie alla presenza di uno specifico fungo che consente alla pianta di sopravvivere. La Sophora japonica ha un effetto decorativo per tutto l’arco dell’anno, può essere coltivato come esemplare isolato in parchi ampi o giardini di grandi dimensioni, ma la sua resistenza all’inquinamento rende questa pianta adatta anche per il contesto urbano come alberatura stradale. Nei giardini medio piccoli è perfetta per la lentezza della sua crescita, occorre considerare che più l’albero cresce e più densa diventa l’ombra che proietta. L’ombra che fa una Sophora Japonica matura è molto fitta.
Terreno: si adatta a condizioni di terreno differenti ma è sempre meglio piantarla in terreni sciolti e leggeri, che rappresentano l’ideale per le piante leguminose. I terreni dovrebbero essere molto fertili e drenanti in quanto la pianta non sopporta i ristagni d’acqua, ed un livello di umidità eccessivo può condurre a situazioni di marcescenza.
Curiosità: è bene tenere presente che la pianta lascia cadere fiori, foglie, baccelli nel periodo che va da luglio a dicembre, attira gli uccelli che si cibano dei suoi frutti.
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