Pesco Vigna (Prunus persica)

Albero da frutto: il pesco ha un portamento eretto, in condizioni naturali può crescere per diversi metri, in media da 6 a 8 ma, in condizioni normali coltivata per la produzione di frutti, l’altezza è molto più contenuta considerando anche gli interventi di potatura necessari per ottimizzare la produzione; varietà poco vigorosa e di altezza ridotta rispetto ad altre cultivar, si presta bene ad essere coltivata in piccoli orti o giardini magari in consociazione con molte specie ortive e floricole.

Clima: predilige climi temperati, ma può sopportare anche temperature invernali rigide, teme le gelate tardive a causa della fioritura precoce, è consigliato quindi l’ impianto in zone riparate.

Terreno: predilige terreni sciolti e profondi, molto sensibile all’ asfissia radicale determinata da ristagni idrici, non sopporta quindi terreni argillosi, troppo calcarei e valori di pH superiori a 8.

Frutto e raccolta: il frutto appartiene al gruppo delle pesche tomentose , caratterizzate da un frutto di dimensione medio-piccola, forma rotonda, con linea di sutura molto marcata.
La buccia è di colore giallo paglierino sul verdastro, con colore di fondo giallo aranciato e sovraccolore rosso leggermente rosato soprattutto nella parte esposta al sole e ricoperta da un’intesa peluria.
La polpa è di colore bianco giallastra con leggere venature di colore rosso, succosa, saporita.. Presenta anche un gusto abbastanza intenso e un sapore amarognolo. Matura a metà settembre.

Concimazione: il pesco è molto sensibile alla carenza di azoto nel terreno, che provoca un ridotto rigoglio vegetativo, la scarsa qualità dei frutti invece è indice di mancanza di potassio nel terreno; in questi casi si interviene con concimi potassici oppure con compost o letame.

Irrigazione: è importate mantenere la pianta irrigata i primi anni dopo l’ impianto, soprattutto durante i periodi siccitosi.

Potatura: la potatura invernale va eseguita ogni anno, meglio se durante la fioritura o pre-fioritura, in  modo da regolare la quantità di fiori/frutti da tenere sulla pianta. Si eliminano i rami che hanno prodotto l’anno precedente e i brindilli e si scelgono i rami misti da frutto; durante l’ estate à consigliato intervenire per eliminare i succhioni che sottraggono energia alla pianta.

Malattie e parassiti: le malattie che più colpiscono i peschi sono la Cidia, provocata dal lepidottero Cydia molesta e la “Bolla”, causata dal fungo Taphrina deformans, che possono ridurre la produttività della pianta e compromettere il valore commerciale dei frutti. Altri patogeni che possono colpire il pesco sono: la cocciniglia bianca, afidi, la mosca della frutta e occasionalmente da Corineo, Anarsia, Tripidi.. Varietà con una buona resistenza alle malattie.