» DESCRIZIONE
Ciliegio Mora di Vignola (Prunus avium)
Il Ciliegio Mora di Vignola (Prunus avium), è un albero da frutto, una varietà antica, non si conosce bene l’ origine ma la presenza nel territorio modenese risale ai primi dell’ ottocento; molto vigoroso e produttivo, dal portamento espanso e dalla messa a frutto intermedia. Il frutto è di medie dimensioni e con forma sferoidale
Caratteristiche
Albero da frutto di grosse dimensioni, molto vigoroso, può superare i 20 metri d’ altezza e altrettanti di chioma grazie alle grandi branche.
Clima: Il ciliegio soffre le gelate tardive, predilige le zone riparate e ben esposte al sole, anche le piogge consistenti possono rovinare il raccolto, soprattutto durante periodo primaverile.
Questa varietà è particolarmente apprezzata per la resistenza al cracking (spaccatura dei frutti durante la maturazione causata dalle abbondanti piogge).
La siccità prolungata potrebbe compromettere la fioritura e di conseguenza il raccolto dell’ anno seguente.
Terreno: Si adatta bene a molti tipi di terreno, purché ben drenante, soffre infatti i ristagni idrici che possono condurre la pianta alla morte; ulteriori problemi per la coltivazione sono causati da pH eccessivamente acido, inferiore al 5.4 ed eccessivamente basico, pH superiore al 8.8 e terreni molto calcarei.
Frutto e raccolta: Di medie dimensioni e con forma sferoidale. La buccia è di sottile, lucida e nei frutti maturi arriva ad essere quasi nera e si stacca facilmente dalla polpa che è morbida, molto succosa, di colore rosso cupo quasi nero. Il sapore è dolce, un po’ acidulo e profumato. Maturazione a inizio giugno.
Concimazione: è consigliato l’ utilizzo di fertilizzanti a base di potassio per ottimizzare la raccolta.
Irrigazione: tenere irrigata la pianta con regolarità è fondamentale per la sopravvivenza della stessa, soprattutto nei primi due anni dalla messa in dimora; importante non far mancare l’ acqua durante il periodo di maturazione dei frutti e anche nella fase successiva al raccolto per non compromettere la differenziazione delle gemme in gemme da fiore.
Potatura: La potatura viene effettuata in due momenti, la potatura invernale, utilizzata su piante con vegetazione scarsa, si effettua a fine inverno, a gemma ingrossata, in modo da favorire l’ emissione di nuovi rami.
La potatura verde, che va fatta ogni anno, viene effettuata per favorire la penetrazione della luce all’ interno della pianta, portando una maggiore formazione di gemme da fiore e un ottima maturazione dei frutti, si effettua dopo la raccolta, eliminando i succhioni e con tagli di ritorno per mantenere la pianta entro certe dimensioni.
Malattie e parassiti: il ciliegio può essere colpito da malattie fungine, come la Monilia che porta ad ammuffire i frutti non raccolti, le così dette ciliegie mummificate.
E’ consigliato allontanare e bruciare tutti i frutti che presentano questa infestazione per ridurne il rischio l’ anno seguente; un’ altra avversità di questo albero da frutto è la “mosca della ciliegia”, gli adulti depongono infatti le uova sui frutti. Il ciliegio può essere occasionalmente colpito da afide nero, cocciniglia, ruggine.
Autoincompatibile: Essendo una varietà di ciliegio autosterile l’ impollinazione deve avvenire con altre varietà, impollinatori possibili sono Van, Napoleon, Hedelfinger, Garnet, Durone dell’Anella, Durone della Marca, Durone Nero I, Durone Nero II, Durone Nero III, Lapins, Mora di Vignola, Stella.
Autosterile: Le varietà impollinatrici consigliate sono, Bigarreau Moreau, Bigarreau Burlat, Durona di Vignola 1a e Durona di Vignola.
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