» DESCRIZIONE
Famiglia: Pinaceae
Portamento: generalmente arbustivo, ma molto variabile, da prostrato con rami ascendenti a cespuglioso fino ad alberello eretto a seconda delle varietà e delle condizioni ambientali. Piccolo e compatto, presenta rami caratteristici che nella parte inferiore possono crescere adagiati sul terreno nascondendo la base del tronco per non offrire resistenza al vento.
Corteccia, fogliame: corteccia grigia scura a squame sottili. Le foglie sono aghiformi, lunghe 3–5 cm e riunite in verticilli di due, di colore verde scuro.
Fioritura: meglio indicati come sporofilli, i fiori maturano in aprile-maggio e presentano sessi separati.
Coltivazione: è una pianta che cresce in montagna, ad un’altitudine compresa tra i 1000 e 2700 metri. In Italia si trova soprattutto sulle Alpi, dove cresce anche su zone rocciose e pendii franosi. Non teme il freddo e l’esposizione al sole. E’ l’unica conifera che cresce ad alte altitudini dove svolge un’importante funzione ambientale in quanto aiuta a consolidare il terreno, prevenendo frane ghiaiose e nevose. Il pino nano può raggiungere un’altezza di 1,5-2 m circa e larghezza di 1-1,5 m circa. Può resistere fino a temperature di -24°C e ama l’esposizione al sole.
Malattie: tra le malattie fungine la pianta è inoltre suscettibile agli attacchi della Ruggine, dei cancri rameali e del fungo Diplodia pinea un tipo di fungo che danneggia i rami, provoca i disseccamenti delle foglie e soprattutto delle pigne.
Curiosità e utilizzo
Parte utilizzata: gemme, giovani rametti e foglie.
Cosmetica: l’olio essenziale di Pino mugo viene utilizzato come ingrediente in saponi e detergenti grazie al suo effetto deodorante e purificante sulla pelle.
Cucina: utilizzato nella preparazione di caramelle balsamiche, liquori e grappe dall’effetto digestivo.
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