» DESCRIZIONE
Origini: Quercus rotundifolia, il leccio o quercia ballota, è una quercia sempreverde originaria della regione del Mediterraneo occidentale, con la maggioranza nella penisola iberica. La specie è stata descritta per la prima volta da Jean-Baptiste Lamarck nel 1785. Le sue ghiande sono stati utilizzate per l’alimentazione umana fin dal Neolitico.
Caratteristiche: Quercus rotundifolia è un albero medio-grande, solitamente alto 8-12 m (26-39 piedi), ma può raggiungere fino a 15 m (49 piedi) con una chioma ampia, densa e arrotondata. Ha foglie piccole, coriacee, di colore verde scuro con una parte inferiore glauca , densamente pubescente, solitamente da suborbicolare a ellittica o lanceolata e generalmente da spinose a dentate su un albero più giovane. Ha una cupola semi emisferica.
Fogliame: le foglie sono semplici, a lamina coriacea a margine intero o dentato, molto variabile nella forma che va da lanceolata al rotondeggiante; la base è cuneata o arrotondata. La pagina superiore è verde scuro e lucida, la inferiore grigiastra e marcatamente tomentosa.
Esposizione, terreno: fiorisce da febbraio ad aprile. Le piantine inizieranno a fiorire a circa 8 anni, ma non inizieranno a produrre ghiande fino a 15-20 anni, anche se gli alberi in terreni umidi e di buona qualità possono iniziare la produzione già a 10 anni. Le ghiande maturano in autunno, circa 6 mesi dopo l’impollinazione.
Resistenza: è un albero molto resistente che può sopravvivere a temperature inferiori a -20 ° C (-4 ° F) e può vivere in condizioni con temperature che a volte raggiungono i 47 ° C (117 ° F) durante i mesi estivi.
Curiosità: a differenza del Quercus ilex, le sue ghiande hanno un livello molto basso di tannini amari e di conseguenza sono generalmente dolci e una buona fonte di energia per il bestiame. inoltre, il legno di leccio è tradizionalmente usato per fare il carbone. Le ghiande possono essere consumate sia dagli animali che dall’uomo. La corteccia è ricca di componenti tannici per usi medicinali tradizionali. La Quercus rotundifolia è anche utilizzata come pianta ospite per la produzione sia del tartufo nero (Tuber melanosporum) che del tartufo estivo (Tuber aestivum var aestivum).
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