» DESCRIZIONE
Fillirea (Phyllirea angustifolia)
Portamento: Fillirea (Phyllirea angustifolia) la classificazione del genere Phillyrea è resa complessa dalla presenza di numerosi sinonimi. Inoltre, alcune specie asiatiche attribuite nell’Ottocento a questo genere sono state spostate successivamente in altri generi, in particolare nei generi Ligustrum e Olea.
Le dimensioni di una pianta adulta sono abbastanza cospicue, e gli arbusti più anziani possono raggiungere i 4-5 metri di altezza, con sviluppo occasionale fino ai 6-7 metri. Si tratta di un arbusto della stessa famiglia dell’ulivo, le oleacee, con cui condivide molte delle esigenze colturali, e qualche somiglianza estetica.
La Fillirea ha foglie sempreverdi, coriacee, di forma ovale, e di colore verde scuro, lucide; in primavera l’intera chioma si riempie di piccoli fiori bianchi, che sbocciano all’ascella fogliare, riuniti in piccoli racemi; ai fiori seguono i frutti: drupe tondeggianti, piccole, di colore nero o violaceo, che ricordano vagamente le olive. In Italia sono diffuse due solo specie, Phillyree angustifolia, e Phillyrea latifoglia, che si differenziano soltanto per la diversa dimensione del fogliame.
Ambiente, terreno:
Prima di porre a dimora una Phillyrea è quindi consigliabile lavorare bene il terreno, alleggerendolo con sabbia o pietra pomice, in modo da renderlo molto ben drenato.
Le piante, soprattutto se da molto tempo a dimora, tendono a ben sopportare la siccità, anche durante i mesi caldi; se però abbiamo uno di questi arbusti in giardino, è consigliabile annaffiarlo, soprattutto in estate, quando il terreno è ben asciutto, da marzo a settembre; durante la stagione fredda non necessitano di annaffiature. In generale si tratta di un arbusto da giardino a bassa manutenzione, che ben sopporta il gelo e il freddo invernale, ed anche il caldo estivo e la siccità; si coltiva più o meno come l’ulivo, e quindi necessita di una protezione solo nelle zone con inverni decisamente molto rigidi, o molto umidi.
Erboristeria
La fillirea viene da sempre utilizzata nella medicina popolare delle popolazioni che vivono lungo le sponde del Mediterraneo, per sfruttare le sue proprietà antiinfiammatorie, toniche e depurative; tipicamente in Medioriente si prepara un decotto di foglie, da utilizzare contro mal di denti, mal di gola e tosse. Nella medicina popolare del Mediterraneo meridionale la Phillyrea viene utilizzata come decongestionante, e per curare i casi di itterizia o di altri problemi legati al mal funzinamento del fegato. In effetti le moderne ricerche hanno riscontrato la presenza nel fogliame di Phillyrea di flavonoidi, e di composti che proteggono il fegato. Le foglie di alcune specie venivano anticamente utilizzate per tingere i tessuti.
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