» DESCRIZIONE
Alloro (Laurus nobilis)
- Portamento e dimensione: l’alloro Alloro (Laurus nobilis) è una pianta dal fusto eretto con chioma che si sviluppa a forma conica, le cui dimensioni variano da quelle di un piccolo arbusto a un albero alto anche 10 metri. Il suo diametro può arrivare a 1,5 metri.
- Ambiente / Clima / Accorgimenti : l’alloro si adatta a qualsiasi terreno ma teme il gelo e le basse temperature, pertanto, in regioni con inverni molto rigidi necessita di essere piantumato in vasche o ben coperto.
- Origini: l’alloro è una pianta spontanea nei boschi e nelle macchie della regione mediterranea, specialmente lungo la costa dal Mar Tirreno; altrove è coltivata e talvolta naturalizzata.
Foglie: ha fogliame persistente di color verde scuro, aromatico, e di consistenza coriacea. Le foglie sono glabre, brevemente picciolate, lunghe fino a 10 cm, di forma oblunga con apice acuto e margine ondulato. Osservando le foglie in trasparenza si notano dei puntini traslucidi dati dalle ghiandole in cui è contenuto l’olio essenziale.
Fiori: riuniti in piccole ombrelle all’ascella delle foglie, i fiori dell’alloro si dividono in due tipi; quelli maschili (con otto-dodici stami) e quelli femminili (con un ovario).
Le infiorescenze, di colore giallo, sbocciano tra marzo e aprile.
Frutti / Bacche: la bacca di alloro è una drupa di colore nerastro che contiene un solo seme.
Utilizzo: l’alloro è adatto ad uso siepe / macchia, o isolato, oltre che a scopo curativo e officinale. Sopporta bene il taglio ed è abbastanza resistente alle malattie.
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Per approfondire
ALLORO
Principi attivi ed uso officinale
Le foglie e i frutti dell’alloro hanno proprietà aromatiche, aperitive, digestive, stimolanti, antireumatiche, leggermente antisettiche ed espettoranti.
Periodo di raccolta: le foglie, molto apprezzate in cucina per il loro aroma e profumo, si possono raccogliere durante tutto l’anno ma le migliori sono quelle colte in luglio-agosto. Le bacche vanno raccolte a completa maturazione in ottobre-novembre.
Avvertenze: l’alloro è conosciuto con il termine di “lauro“; tuttavia, in alcune regioni italiane, viene chiamato così anche il lauroceraso (prunus laurocerasus), il quale è una pianta tossica.
Nel nostro blog trovi altre curiosità riguardo uso, preparazione, conservazione e ricette a base di alloro per fini curativi e gastronomici.
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