» DESCRIZIONE
Caratteristiche del Punica Granatum Melograno
Pianta esemplare di melograno con altezza variabile tra i 2 e i 6 m, con tronco spesso contorto, molto ramificato, con rami glabri, angolosi e un po’ spinosi; la corteccia è rossiccia nei rami giovani, poi grigio cenere e screpolata nei rami più vecchi e sul tronco.
Fioritura: VI-X.
Frutto: falsa bacca (balausto) chiamata Melograno, globosa, larga 6-14 cm, coronata dal calice persistente, con pericarpo coriaceo, da giallo rossastro a bruno, diviso mediante sepimenti membranosi disuguali, in 7-15 logge contenenti i semi, disposte su due piani sovrapposti. A maturità si lacera liberando i semi, dispersi soprattutto dagli uccelli.
Semi: numerosi per ogni loggia, irregolarmente faccettati, legnosi, avvolti da un arillo rosso e succoso, larghi 2-3 mm.
Terreno, esposizione: pianta arbustiva tipica degli areali temperati mediterranei, dove fa parte della macchia. Predilige ambienti caldo temperati anche se manifesta una discreta resistenza al freddo. Esposizione in pieno sole. Si adatta a molti tipi di substrato tollerando bene anche quelli calcarei. Evidenzia inoltre una buona resistenza alla siccità.
Usi: i semi, oltre ad essere di consumo molto gradevole, servono anche a preparare sciroppi utilizzati dall’industria farmaceutica come correttivi del sapore; se ne produce, inoltre, una bevanda acidula e dissetante, la granatina, sfruttandone gli antociani di cui sono ricchi per combattere i radicali liberi. La buccia dei frutti acerbi, fortemente tannica, è usata per estrarre una tintura rossa per la concia di quel particolare tipo di pelle che va sotto il nome di “marocchino” e per la colorazione dei tappeti orientali. Fino a un recente passato dal pericarpo del frutto si estraeva un ottimo inchiostro.
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