A proposito dell’allestimento che abbiamo realizzato al Teatro Civico Di Tortona, in questi giorni è possibile ammirare i primi fiori dell’Edgeworthia Chrysantha.
E’ un arbusto poco comune, ma di facile coltivazione, profumato e fiorito quando il giardino non ha ancora preso colore, esotico d’origine (Cina Meridionale), ma ben adattato ai nostri climi. Il nome della specie è un tributo al naturalista inglese Michael Pakenham Edgeworth, che lavorando nella Compagnia delle Indie a metà dell’800, tanto si adoperò pere il riconoscimento e la diffusione di nuove piante.
Caducifoglio e di eccezionale bellezza, acquista maggiore fascino proprio durante questi mesi freddi, dopo che le grosse foglie, verdi e lanceolate, hanno lasciato il posto alle infiorescenze. La fioritura avviene infatti sui rami ancora spogli, che si riempiono, verso la fine di gennaio, di tanti leggeri pon pon colorati. I fiori sono normalmente di colore giallo o bianco crema, raccolti in mazzetti ed emanano un profumo intenso e gradevole. Esiste una varietà, un pò più difficile da reperire, a fiori arancioni, chiamata “Red dragon”.
Le infiorescenze, ombrelle toedeggianti larghe fino a 5 cm, si formano in posizione ascellare e sempre sul legno dell’anno precedente e i fiori, tubolari, si aprono in quattro lobi.

Coltivazione → non è difficile da coltivare, nonostante il nome esotico e le origini asiatiche. Si adatta molto bene alla vita nei giardini in buona parte della penisola, soprattutto nel centro-nord. Necessita di terriccio soffice arricchito di materia organica e per evitare ristagni idrici, al momento dell’impianto, per garantire un buon drenaggio, si può mescolare alla terra di coltivazione della sabbia o della pietra pomice, che assicurerà al terreno una buona aerazione. Se si esclude la rimozione dei rami secchi, non sono necessarie potature.
Annaffiatura → abbondante soprattutto in estate con l’accortezza di spruzzare acqua sulle foglie per mantenere la chioma umida e fresca.
Esposizione → in pieno sole o mezzombra. Vive dappertutto, tutto l’anno, all’aria aperta. Non teme il freddo, sopportando temperature anche molto al di sotto dello zero, assicurandosi solo che rimanga al riparo dai venti freddi invernali e che sia esposta alla luce diretta per almeno qualche ora della giornata.
Malattie e parassiti → non si ammala facilmente, ma le radici sopportano mal volentieri gli spostamenti.